Tecnofilia o tecnocrazia? Riflessioni per i “prossimi terrestri”
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Con la prefazione di Federico Mollicone
In una società sempre più caratterizzata dal consumismo e dall’automazione, necessita una riflessione sul ruolo e sugli effetti della tecnica. È un’alleata del lavoratore, capace di fargli risparmiare tempo e fatica o è una minaccia che rischia prima di dominarlo e poi di sostituirlo?
Dall’operaio di Jünger all’Intelligenza Artificiale, il saggio affronta, sotto l’aspetto filosofico, sociologico, storico, etico e sindacale, l’avvento della tecnologia e della robotica nel mondo del lavoro e dell’apprendimento. Se il domani non può che confermare il protagonismo della tecnica in fabbrica, così come nelle “accademie”, l’orizzonte futuro non può essere tuttavia un predominio assoluto della stessa, poiché conduce l’individuo alla solitudine e alla “demenza digitale”.
L’analisi tratta la tematica alla luce dei concetti di democrazia e libertà. Sono questi messi in crisi o in pericolo dalla “tecnocrazia”? Quale mondo stiamo costruendo per i “prossimi terrestri”?
BIOGRAFIA Ada Fichera, giornalista, è Direttrice editoriale del bimestrale Pagine Libere (di Azione Sindacale) e della collana “Pensiero Sindacale” delle Edizioni Sindacali – UGL, docente di Comunicazione Politica e Istituzionale e di Cultura Sindacale presso l’Accademia Telematica Europea. Si occupa di filosofia, di storia del pensiero del Novecento, di sindacalismo. Secondo posto al Concorso “RAI-Giornalisti del Mediterraneo” 2009 e Premio Speciale “Milano Donna” nel 2019, è autrice di una ventina di libri, fra cui Luigi Pirandello. Una biografia politica (2017), Angelo Oliviero Olivetti (2018), Mario Carli (2018), Sergio Panunzio (2019), La storia è… domani. Corsi e ricorsi di pensiero sindacale(2021), Finché scandalo non ci separi. Autori vittime di oblio o indiretta censura (2021), Non solo pizza. Vita da rider (2023).